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Archives for Veneto

PSR 2014/2020. MISURA 4.1.1. CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO FINO AL 60% PER IL MIGLIORAMENTO DEL RENDIMENTO GLOBALE E DELLA SOSTENIBILITA’ DELLE AZIENDE AGRICOLE

Settore: Agricoltura

Scadenza: 12/04/2019

Beneficiari: PMI, Micro Impresa

Dotazione finanziaria: 50.000.000,00 €

Importi finanziati:

L’intervento consiste nel sostegno agli investimenti strutturali e dotazionali nelle aziende agricole che consentano di:

– migliorare la redditività dell’impresa, condizione necessaria per potenziare la competitività dell’agricoltura;

– favorire innovazione, differenziazione di prodotto, nuove forme di commercializzazione;

– aumentare l’integrazione territoriale delle imprese mediante la riduzione degli impatti negativi dell’agricoltura sull’ambiente;

– favorire la crescita delle aziende in particolare quelle condotte da giovani agricoltori;

– di favorire l’approvvigionamento di energia per autoconsumo con il duplice scopo di incrementare la produzione regionale di energia di origine rinnovabile e, contemporaneamente, di ridurre le emissioni gassose in atmosfera generate dall’attività di allevamento degli animali ovvero da impianti alimentati da fonti fossili.

Per il Tipo di intervento 4.1.1 – “Interventi di riconversione e ammodernamento degli impianti irrigui al fine di pervenire al risparmio della risorsa idrica”, l’importo messo a bando è pari a € 26.500.000,00 a valere sulla Focus Area 5A.

Il contributo è concesso in conto capitale secondo le seguenti aliquote:

 -50%  per imprese agricole condotte da giovani agricoltori:

– 40% per altre imprese agricole

L’importo massimo ammesso a finanziamento è pari a:

-600.000,00 €/impresa, nell’arco di quattro anni.

– 1.200.000,00 €, nell’arco di quattro anni, nel caso di cooperative agricole di produzione che svolgono come attività principale la coltivazione del terreno e/o allevamento di animali.

Per il Tipo di intervento 4.1.1, a valere sulla Focus Area 2B Giovani imprenditori, l’importo messo a bando è pari a € 18.000.000.

L’importo massimo ammesso a finanziamento è pari a: 600.000,00 €/impresa, nell’arco di quattro anni

L’importo minimo di spesa ammissibile per domanda è pari a 8.000 € nelle zone montane e a 15.000 € nelle altre zone. Al di sotto di tali importi, l’istanza verrà ritenuta non ammissibile.

L’agevolazione è concessa in conto capitale secondo le seguenti aliquote:

  Investimenti per la trasformazione/commercializzazione Altri investimenti
  Zona montana Altre zone Zona montana Altre zone

giovani agricoltori che presentano domanda per il sostegno

all’insediamento nell’ambito del Pacchetto Giovani

40% 40% 60% 50%

Per il Tipo di intervento 4.1.1 a valere sulla Focus Area 2A Redditività zone montane e Montagna, l’importo messo a bando è pari a € 6.000.000.

L’agevolazione è concessa in conto capitale secondo le seguenti aliquote:

  Investimenti per la trasformazione/commercializzazione Altri investimenti
Imprese agricole condotte da giovani agricoltori entro 5 anni dall’insediamento 40% 60%
Altre imprese agricole 40% 50%

 

Possono beneficiare del sostegno:

a) Agricoltori;

b) Cooperative agricole di produzione che svolgono come attività principale la coltivazione del terreno e/o allevamento di animali;

c) Giovani agricoltori che presentano domanda a valere sul tipo di Intervento 6.1.1 e scelgono questo intervento nell’ambito del progetto integrato aziendale (Pacchetto Giovani).

Sono oggetto di finanziamento le seguenti spese per il Focus Area 2B giovani agricoltori e Focus Area 2A redditività in zone montane:

1)Interventi di miglioramento fondiario: sistemazioni fondiarie e idraulico-agrarie; impianti colture arboree da frutto; miglioramento di prati e pascoli);

2) Costruzione di fabbricati per la produzione, lavorazione, trasformazione, immagazzinamento, commercializzazione diretta in azienda dei prodotti aziendali e per ricovero macchine/attrezzature;

3) Acquisto/Acquisto con ristrutturazione/Ristrutturazione di fabbricati per la produzione, lavorazione, trasformazione, immagazzinamento e commercializzazione diretta in azienda dei prodotti aziendali e per ricovero macchine/attrezzature;

4) Ristrutturazione di fabbricati per la produzione, lavorazione, trasformazione, immagazzinamento e commercializzazione diretta in azienda dei prodotti aziendali con utilizzo di materiale da costruzione che migliori l’efficienza energetica;

5) Investimenti per l’eliminazione e sostituzione dell’amianto;

6) Investimenti strutturali ed impianti per lo stoccaggio, il trattamento e la gestione dei residui agricoli e dei reflui aziendali comprese le strutture realizzate con tecnologie volte alla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra;

7) Acquisto di macchine e attrezzature;

8) Acquisto di macchine e attrezzature per la riduzione dell’impatto ambientale, il miglioramento del benessere animale e la conservazione del suolo (agricoltura conservativa, agricoltura di precisione)

9) Investimenti per la produzione di energia, a esclusivo uso aziendale, a partire da: i. fonti agro-forestali ii. fonti rinnovabili (solare termico, fotovoltaico, eolico, geotermico) iii. reflui provenienti dall’attività aziendale.

10) Adozione di sistemi, impianti e tecnologie irrigue, ivi compresa la realizzazione di invasi aziendali (dedotte eventuali entrate), finalizzati al risparmio idrico e alla tutela delle falde: Intervento non ammissibile nel presente bando;

11) Investimenti volti alla depurazione delle acque reflue derivanti dall’attività di trasformazione dei prodotti;

12) Investimenti finalizzati alla difesa attiva volti a proteggere le coltivazioni dagli effetti negativi degli eventi meteorici estremi e dai danni derivanti dagli animali selvatici e a proteggere gli allevamenti dall’azione dei predatori;

13) Investimenti in hardware e software finalizzati all’adozione di tecnologie di informazione e comunicazione (TIC), al commercio elettronico, all’acquisizione di competenze digitali (e-skills) e all’apprendimento in linea (e-learning) nonché allacciamento alla rete.

14) Spese generali secondo quanto previsto agli Indirizzi procedurali generali ad eccezione dei costi per gli studi di fattibilità.

Sono oggetto di finanziamento le seguenti spese per il Focus Area 5A risparmio energetico:

Sono ammissibili a finanziamento le operazioni che prevedono la realizzazione di interventi:

– di riconversione degli impianti di irrigazione esistenti con passaggio da una classe di efficienza a una superiore (esempio: passaggio da rotolone con irrigatore a lunga gittata senza centralina elettronica a pivot o rainger con calata e dotati di sistema di controllo dei volumi e della velocità di avanzamento);

– di ammodernamento degli impianti nell’ambito dei sistemi afferenti alla medesima classe di efficienza (esempio: passaggio da rotolone con irrigatore a lunga gittata senza centralina elettronica a pivot o rainger con calata e senza sistema di controllo dei volumi e della velocità di avanzamento);

– per la realizzazione di invasi impermeabilizzati di capacità utile massima di 25.000 mc per azienda, per la raccolta delle acque meteoriche e relativi impianti di distribuzione di carattere esclusivamente aziendale;

– per la programmazione, la gestione, la misurazione, il controllo, il telecontrollo e l’automatizzazione, compresi i contatori;

– Spese generali secondo quanto previsto agli Indirizzi procedurali generali ad eccezione dei costi per gli studi di fattibilità.

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PSR 2014/2020. MISURA 2.1.1. CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO FINO AL 100% PER L’EROGAZIONE DI SERVIZI DI CONSULENZA

Settore: Servizi/No Profit

Scadenza: 28/03/2019

Beneficiari: Associazioni/Onlus/Consorzi, Persone fisiche

Dotazione finanziaria: 10.000.000,00 €

Importi finanziati:

L’intervento 2.1.1 sostiene la realizzazione di servizi di consulenza, erogati da Organismi di Consulenza (OC) selezionati alle imprese agricole, con la finalità di stimolarne la competitività e guidarle verso un miglioramento nella gestione sostenibile dei fattori di produzione e un incremento delle performance economiche ed ambientali.

Il contributo è concesso in conto capitale fino al 100% della spesa ammissibile.

La spesa ammissibile minima per Progetto di consulenza è di € 70.000.

I soggetti richiedenti e beneficiari dell’aiuto sono gli Organismi di consulenza (OC) privati o pubblici, anche in rappresentanza di Raggruppamenti Temporanei di Imprese tra OC, costituiti nelle forme giuridiche e societarie previste dal codice civile, ovvero previste da leggi speciali (Reti-soggetto), nonché nelle altre forme associative consentite per l’esercizio dell’attività professionale.

Le spese ammissibili riguardano;

– la remunerazione dei consulenti,

– le spese di viaggio,

– le spese generali.

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FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI PADOVA E ROVIGO. FINANZIAMENTO A TASSO AGEVOLATO FINO AL 80% E CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO FINO AL 20% PER SOSTENERE L’OCCUPAZIONE

Settore: Servizi/No Profit

Scadenza: 31/12/2019

Beneficiari: Associazioni/Onlus/Consorzi

Dotazione finanziaria: 2.850.000,00€

Importi finanziati:

L’iniziativa intende favorire l’inserimento lavorativo di persone disoccupate, attraverso il finanziamento di progetti di
avvio o sviluppo di imprese sociali, associazioni e cooperative culturali, sociali e di volontariato.
Particolare attenzione sarà riservata ai progetti che realizzano attività innovative e nuova occupazione giovanile.

La Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo mette a disposizione dell’iniziativa:

  • un plafond di € 150.000 destinato a sostenere l’ammontare degli interessi passivi dei prestiti concessi da Banca Prossima ai Destinatari;
  • un plafond massimo di € 200.000, destinato all’erogazione di contributi a favore dei Destinatari che dimostreranno di aver raggiunto gli obiettivi prefissati in sede di presentazione del progetto e di aver soddisfatto i criteri di priorità dell’iniziativa.

Le Camere di Commercio di Padova e di Venezia Rovigo Delta-Lagunare mettono a disposizione i propri servizi di
formazione, accompagnamento e consulenza in favore delle nuove imprese per supportare le fasi di avvio e di sviluppo
dei progetti.
L’Associazione Vobis assiste i richiedenti al fine di migliorarne la capacità di accesso al credito.
Banca Prossima stanzia un plafond di € 2.500.000, valuta i progetti ed eroga i finanziamenti, il cui tasso di interesse viene poi rimborsato al Destinatario dalla Fondazione.

I finanziamenti si caratterizzano per:

  • finanziabilità fino all’80% del costo dell’investimento sostenuto e documentato;
  • durata da un minimo di 24 mesi a un massimo di 60 mesi, oltre al periodo intercorrente tra la data dell’erogazione del finanziamento e il 30 giugno o 31 dicembre immediatamente successivo;
  • rimborso mediante rate semestrali del capitale e degli interessi passivi, con scadenza semestrale al 30 giugno e 31 dicembre di ogni anno;
  • erogazione di un contributo a fondo perduto da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, dell’importo equivalente agli interessi passivi maturati; a seconda della posizione fiscale del Destinatario, verrà applicata o meno la ritenuta del 4%.

Gli importi dei finanziamenti sono:

  • per imprese sociali, cooperative sociali e culturali: fino a € 300.000, minimo € 20.000;
  • per associazioni di promozione sociale, culturali e di volontariato operanti in ambito sociale e culturale: fino a € 50.000 minimo € 20.000.

Sulla base delle informazioni raccolte, e previa analisi circa il raggiungimento degli obiettivi di Progetto, la Commissione
Socio-culturale valuterà la possibilità di concedere contributi a fondo perduto fino ad un massimo del 10% del
finanziamento concesso per i progetti di tipo A e del 20% per i progetti di tipo B.

I richiedenti devono avere sede legale e operativa nelle province di Padova e Rovigo.

  • Progetto A – Può essere presentato da imprese sociali, cooperative sociali e cooperative culturali,associazioni di volontariato, di promozione sociale e culturali operanti in ambito sociale e culturale, che abbiano iniziato l’attività da almeno 24 mesi a far data dalla presentazione della domanda, come da visura camerale;
  • Progetto B – Può essere presentato da start-up di imprese sociali, cooperative sociali e culturali, associazioni di volontariato, di promozione sociale e culturali operanti in ambito sociale e culturale, da costituire o con inizio attività nei 24 mesi precedenti la data di presentazione della domanda.

Le Cooperative Sociali devono risultare iscritte all’Albo Regionale delle Cooperative e Consorzi Sociali.
Le imprese sociali devono risultare iscritte al Registro delle Imprese tenuto presso la Camera di Commercio.
Le associazioni di volontariato, di promozione sociale e culturali, operanti in ambito sociale e culturale dovranno avere personalità giuridica, oppure essere in possesso dell’iscrizione al Registro Regionale delle Associazioni di Promozione
Sociale o al Registro Regionale del Volontariato o dei relativi registri nazionali.

I richiedenti inoltre dovranno dimostrare:

  • di avere al proprio interno almeno una risorsa dedicata all’ambito organizzativo, gestionale e/o amministrativo;
  • di avere avuto, nei precedenti esercizi, se non neo-costituita, un’attività regolare e non episodica con un livello sufficientemente costante di ricavi;
  • di redigere un bilancio completo di stato patrimoniale e conto economico, possibilmente in conformità alle “Linee guida e prospetti di bilancio per gli enti non profit”, emanate dall’Agenzia del Terzo Settore nel marzo del 2009. L’adozione di schemi differenti da quelli suggeriti dall’Agenzia del Terzo Settore è considerata equivalente, se in presenza di obblighi previsti da norme di legge, come avviene per i soggetti costituiti in forma societaria (cooperative culturali e sociali);
  • di esporre, nel bilancio relativo all’anno precedente se presente, un valore positivo di patrimonio netto, salvo siano stati adottati adeguati provvedimenti di ricapitalizzazione.

Sono ammesse a finanziamento le spese relative a:

  • investimenti fissi: acquisto, costruzione e ristrutturazione di beni immobili, acquisto di impianti, macchinari e attrezzatura di qualsiasi genere (anche usata) destinata all’attività e, in particolare, a:
  1. incrementare il fatturato;
  2. introdurre nuovi servizi o prodotti;
  • investimenti immateriali: marchi, brevetti, pubblicità, spese per l’avviamento dell’attività, costi capitalizzati (impianto, ampliamento e ristrutturazione);
  • spese volte a migliorare la competitività e la qualificazione del richiedente, quali:
  1. conseguimento certificazioni di qualità;
  2. spese per attività di formazione e riqualificazione professionale;
  3. miglioramento degli standard qualitativi;
  • acquisto scorte (nel limite del 20% dell’investimento);
  • costi artistici e/o di produzione artistica e culturale (entro il limite del 40% dell’investimento);
  • spese finalizzate all’avvio dei progetti.

Sono ammissibili alla valutazione i progetti che:

  • realizzano attività nel territorio delle province di Padova e Rovigo;
  • prevedono l’inserimento lavorativo di disoccupati, regolato da contratti nazionali di categoria, di durata minima di 12 mesi, sottoscritti a partire dalla data di comunicazione della concessione del finanziamento.

Per le cooperative e associazioni culturali, i progetti dovranno riguardare preferibilmente:

  • produzione e promozione artistica/creativa, sia tradizionale che di ultima generazione;
  • promozione turistica del territorio, gestione e valorizzazione degli spazi pubblici (compresi i parchi, musei, biblioteche, ecc.), valorizzazione dei beni culturali;
  • servizi di supporto alla conoscenza, alla valorizzazione, alla tutela, alla protezione e alla circolazione dei beni e delle attività culturali.

I progetti dovranno risultare sostenibili da un punto di vista economico e, possibilmente, replicabili su larga scala.
I progetti finanziati dovranno risultare avviati solo successivamente alla comunicazione di ammissione al finanziamento.

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CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO FINO A € 10.000 PER LA ROTTAMAZIONE E SOSTITUZIONE DI VEICOLI COMMERCIALI INQUINANTI

Settore: Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato, Agroindustria/Agroalimentare

Scadenza: 28/02/2019

Beneficiari: Micro Impresa, PMI

Dotazione finanziaria: Contributo a fondo perduto

Importi finanziati:

Il bando rientra nell’ambito delle politiche regionali per la difesa della qualità dell’aria e la lotta all’inquinamento atmosferico. L’iniziativa è finalizzata alla concessione di contributo per la rottamazione di veicoli commerciali inquinanti a fronte dell’acquisto di veicoli a basso impatto ambientale.

L’entità del contributo è pari agli importi (seguenti) e alla massa e alla categoria dell’autoveicolo

   
1-10,49t 1,5-2,49t 2,5-3,49t 3,5-7t >712
Elettrico puro €6.000 €7.000 €7.500 €8.000 €10.000
Ibrido (Full Hybrid o Hybrid Plug In)Metano (Mono e Bifuel) €4.000 €4.500 €5.000 €7.000 €8.000
GPL (Mono e Bifuel) €3.000 €3.500 €4.000 €5.500 €7.000

 

Possono presentare domanda per i contributi:

– micro e piccole medie imprese (MPMI) aventi sede operativa in Veneto;

– le imprese proprietarie di un autoveicolo per il trasporto in conto proprio di categorie N1-N2 da destinare alla rottamazione, appartenenti a una delle seguenti categorie ambientali: diesel Euro 0, diesel Euro1, diesel Euro2, Diesel Euro 3.

Le  spese ammissibili riguardano la sostituzione del veicolo rottamato con un veicolo di nuova immatricolazione di categora N1-N2:

– Elettrico puro;

– Ibrido (Full Hybrid o Hybrid Plug In);

– Metano (Mono e Bifuel);

– GPL (Mono e Bifuel).

E’ escluso l’acquisto in leasing.

L’autoveicolo acquistato deve essere necessariamente intestato alla medesima impresa che richiede il contributo e la propirietà dovrà essere mantenuta almeno per un anno dall’acquisto.

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POR FESR 2014/2020. MISURA 3.3.4. SUB C. CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO FINO AL 40% PER INVESTIMENTI INNOVATIVI NEL SISTEMA RICETTIVO TURISTICO – STRATEGIA DELL’AREA INTERNA UNIONE MONTANA SPETTABILE REGGENZA DEI SETTE COMUNI

Settore: Turismo

Scadenza: 18/02/2019

Beneficiari: Micro Impresa, PMI

Dotazione finanziaria: 1.000.000,00€

Importi finanziati:

Il presente bando è finalizzato a promuovere e sostenere investimenti nel sistema ricettivo turistico che favoriscano l’innovazione e la differenziazione dell’offerta e dei prodotti turistici dell’impresa stessa e/o della destinazione turistica in cui opera la struttura ricettiva, in modo da consentire nel complesso la rigenerazione e il riposizionamento dell’impresa.

La dotazione finanziaria complessiva del presente bando è pari a Euro 1.000.000,00.

La sede operativa della struttura ricettiva ove viene realizzato l’investimento oggetto del sostegno deve essere localizzata esclusivamente nell’Area Interna Unione Montana Spettabile Reggenza dei Sette, costituita dai comuni di Asiago, Conco, Enego, Foza, Gallio, Lusiana, Roana, Rotzo.

L’impresa richiedente il sostegno dovrà scegliere il regime di aiuto per l’erogazione del sostegno:
– Regime di aiuto in de minimis: sono ammissibili gli interventi di spesa non inferiori ad € 120.000,00 e fino ad un massimo di € 200.000,00. L’intensità massima dell’aiuto previsto, nella forma di contributo in conto capitale, è del 50% della spesa ammissibile per la realizzazione del progetto fermo restando l’aiuto massimo di € 100.000,00.
– Regime di aiuto compatibili con il mercato interno: Sono ammissibili interventi con importi complessivi di spesa ammissibile non inferiori a € 120.000,00 e fino ad un massimo di € 500.000,00.
Per le micro e piccole imprese l’intensità massima dell’aiuto previsto, nella forma di contributo in conto capitale, è del 20% della spesa ammissibile per la realizzazione del progetto. Per le medie imprese è pari al 10% della spesa ammissibile per la realizzazione del progetto.

Possono presentare domanda di sostegno le micro, piccole e medie imprese (PMI), indipendentemente dalla loro forma giuridica.

Le strutture ricettive sono:

a) strutture ricettive alberghiere: alberghi o hotel, villaggi-albergo, residenze turistico-alberghiere, alberghi diffusi;

b) strutture ricettive all’aperto: villaggi turistici, campeggi;

c) strutture ricettive complementari: alloggi turistici, case per vacanze, unità abitative ammobiliate ad uso turistico, bed & breakfast, rifugi alpini;

d) strutture ricettive in ambienti naturali.

Nello specifico, sono ammissibili i costi di investimenti materiali e immateriali rientranti fra le seguenti tipologie:

  • opere edili/murarie e di impiantistica, 
  • strumenti tecnologici, comprese le dotazioni informatiche hardware e software; 
  • progettazione, collaudo e direzioni lavori, 
  • attrezzature, macchinari e arredi funzionali al progetto; 
  • spese connesse all’ottenimento della/delle certificazioni di qualità, di sicurezza, ambientali o energetica; 
  • spese relative alla fidejussione bancaria, nel caso di erogazione del sostegno tramite anticipo, spese per la fidejussione, fornite da una banca, da una società di assicurazione o da Consorzi di garanzia collettiva dei fidi (Confidi), purché questi ultimi siano iscritti all’Albo ed Elenco di Vigilanza Intermediari Finanziari; 
  • diritti di brevetto, licenze, know-how o altre forme di proprietà intellettuale.

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POR FESR 2014/2020. MISURA 3.3.4. SUB-AZIONE B. CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO FINO AL 50% PER LO SVILUPPO ED IL CONSOLIDAMENTO DI RETI DI IMPRESE E CLUB DI PRODOTTO

Settore: Turismo, Servizi/No Profit

Scadenza: 13/02/2019

Beneficiari: Micro Impresa, PMI, Associazioni/Onlus/Consorzi

Dotazione finanziaria: 500.000,00€

Importi finanziati:

Il bando è finalizzato a promuovere e sostenere l’avvio, sviluppo e consolidamento di “club di prodotto” nella forma di Reti di imprese con “contratto di Rete”, per favorire il riposizionamento differenziato delle imprese che ne fanno parte e delle destinazioni turistiche o dei territori in cui operano, nonché lo sviluppo di nuovi prodotti e nuovi servizi, tenendo conto delle mutate esigenze della domanda turistica sulla base di specifiche analisi di mercato.

Il sostegno, a fondo perduto, è assegnato in misura pari al 50% della spesa ammessa effettivamente sostenuta e pagata per la realizzazione del progetto. Il sostegno è concesso:
– nel limite massimo di euro 160.000,00 corrispondenti ad una spesa rendicontata e ammessa a sostegno pari o superiore ad euro 320.000,00, IVA esclusa;
– nel limite minimo di euro 40.000,00 corrispondenti ad una spesa rendicontata e ammessa a sostegno pari ad euro 80.000,00 IVA esclusa.

Potranno accedere al sostegno del presente bando, le Reti di micro, piccole, medie imprese che, al momento della presentazione della domanda, risultino costituite con forma giuridica di “contratto di Rete”,

Sono ammesse al sostegno le Reti composte da almeno 9 micro, piccole e medie imprese (PMI), indipendentemente dalla loro forma giuridica, con un’unità operativa attiva in Veneto e iscritte al Registro delle imprese presso la CCIAA competente per territorio.

Inoltre, ai fini dell’ammissibilità, almeno un terzo delle micro, piccole e medie imprese partecipanti alla Rete deve essere composto da strutture ricettive e almeno due terzi delle micro, piccole e medie imprese partecipanti alla Rete deve avere un’unità operativa attiva in uno dei comuni previsti dal bando. 

Le PMI aderenti alla Rete senza nessuna unità operativa in Veneto, le grandi imprese o le imprese estere possono partecipare al contratto di Rete, ma non contribuiscono a raggiungere il numero minimo di aderenti e non possono beneficiare del sostegno di cui al bando.
Si precisa altresì che saranno conteggiati come unica impresa ai fini del numero minimo di aderenti alla Rete, purché comunque aventi le caratteristiche di PMI:
– le associazioni di categoria che partecipino alla Rete per il tramite di proprie società,
– i consorzi (e società consortili) che aderiscono al contratto di rete.

Ai fini del presente bando sono ammissibile al sostegno gli interventi di avvio, sviluppo e consolidamento di “club di prodotto” nella forma di Reti di imprese, che favoriscano il riposizionamento differenziato delle imprese e delle destinazioni turistiche venete, nonché lo sviluppo di nuovi prodotti e nuovi servizi basandosi su precise analisi di mercato e sulle esigenze dello specifico segmento di mercato a cui si rivolgono.
In particolare saranno concessi contributi per sostenere:
a. l’ideazione di club di prodotto (analisi di mercato, individuazione di nicchie e segmenti della domanda, attività di benchmark con buone prassi, formazione, strumenti innovativi);
b. l’avvio e costituzione di club di prodotto, anche attraverso l’acquisto e la realizzazione di “beni di club” e/o la condivisione di servizi specialistici, la gestione e le attività di marketing networking, dynamic packaging, a favore delle imprese aderenti al club e a beni strumentali alle diverse tipologie di club;
c. lo sviluppo e il consolidamento di club di prodotto esistenti.

Le spese devono rientrare nelle seguenti tipologie:
a) spese di consulenza per analisi di mercato, individuazioni di nicchie e segmenti della domanda, attività di benchmark con buone prassi, individuazione di strumenti innovativi, finalizzate all’ideazione di club di prodotto, nella misura massima del 3% della spesa ammissibile;
b) spese per costituzione/aggiornamento della Rete, nella misura massima di 5.000,00 euro;
c) spese per l’acquisto di beni mobili e servizi funzionali alla creazione e sviluppo del prodotto turistico oggetto della Rete di imprese;
d) spese di assistenza tecnico-specialistica prestata da soggetti esterni alla Rete per lo sviluppo e il coordinamento operativo del progetto di Rete nella misura massima del 20% della spesa ammissibile;
e) spese per la promozione e la commercializzazione del prodotto turistico oggetto della richiesta di sostegno nella misura massima del 30% (trentapercento) della spesa ammissibile;
f) spese per la formazione dei titolari delle imprese aderenti alla Rete e/o del personale dipendente delle stesse imprese, purché impiegato nelle attività di progetto della Rete, nella misura massima del 5% della spesa ammissibile;
g) spese per garanzie fornite da una banca, da una società di assicurazione o da altri istituti finanziari o da Consorzi di garanzia collettiva dei fidi (Confidi), purché relative alla fidejussione;
h) spese per interventi edilizi e di impiantistica finalizzati alla creazione e sviluppo del prodotto turistico oggetto della Rete di imprese massimo 25% della spesa ammissibile;
i) spese di progettazione, direzione lavori e collaudo degli interventi edilizi e di impiantistica, entro il limite massimo di euro 3.000,00 e solo per la parte relativa al compenso del professionista.

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POR FESR 2014/2020. MISURA 3.3.4. SUB C. CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO FINO AL 40% PER INVESTIMENTI INNOVATIVI NEL SISTEMA RICETTIVO TURISTICO NELLE ZONE MONTANE DEI COMUNI ADERENTI AD UNA ODG

Settore: Turismo

Scadenza: 31/01/2019

Beneficiari: Micro Impresa, PMI

Dotazione finanziaria: 6.000.000,00€

Importi finanziati:

Il presente bando è finalizzato a promuovere e sostenere investimenti nel sistema ricettivo turistico che favoriscano l’innovazione e la differenziazione dell’offerta e dei prodotti turistici dell’impresa stessa e/o della destinazione turistica in cui opera la struttura ricettiva, in modo da consentire nel complesso la rigenerazione e il riposizionamento dell’impresa.

La dotazione finanziaria complessiva del presente bando è pari a Euro 6.000.000,00.

La sede operativa della struttura ricettiva ove viene realizzato l’investimento oggetto del sostegno deve essere localizzata esclusivamente nell’ambito territoriale dei comuni della Regione del Veneto che presentano congiuntamente le seguenti condizioni:

a) essere comuni di montagna tra quelli indicati dalla Regione Veneto;

b) essere aderenti ad una Organizzazione di Gestione della Destinazione (OGD) riconosciuta.

L’intensità massima dell’aiuto previsto, nella forma di contributo in conto capitale, è del 40% della spesa ammissibile per la realizzazione del progetto fermo restando l’aiuto massimo di € 200.000,00.
Sono ammissibili interventi con importi complessivi di spesa ammissibile non inferiori a € 200.000,00 e fino ad un massimo di € 2.000.000,00. Per le micro e piccole imprese l’intensità massima dell’aiuto previsto, nella forma di contributo in conto capitale, è del 20% della spesa ammissibile per la realizzazione del progetto.

Possono presentare domanda di sostegno le micro, piccole e medie imprese (PMI), indipendentemente dalla loro forma giuridica.

Le strutture ricettive sono:

a) strutture ricettive alberghiere: alberghi o hotel, villaggi-albergo, residenze turistico-alberghiere, alberghi diffusi;

b) strutture ricettive all’aperto: villaggi turistici, campeggi;

c) strutture ricettive complementari: alloggi turistici, case per vacanze, unità abitative ammobiliate ad uso turistico, bed & breakfast, rifugi alpini;

d) strutture ricettive in ambienti naturali.

Nello specifico, sono ammissibili i costi di investimenti materiali e immateriali rientranti fra le seguenti tipologie:

  • opere edili/murarie e di impiantistica, 
  • strumenti tecnologici, comprese le dotazioni informatiche hardware e software; 
  • progettazione, collaudo e direzioni lavori, 
  • attrezzature, macchinari e arredi funzionali al progetto; 
  • spese connesse all’ottenimento della/delle certificazioni di qualità, di sicurezza, ambientali o energetica; 
  • spese relative alla fidejussione bancaria, nel caso di erogazione del sostegno tramite anticipo, spese per la fidejussione, fornite da una banca, da una società di assicurazione o da Consorzi di garanzia collettiva dei fidi (Confidi), purché questi ultimi siano iscritti all’Albo ed Elenco di Vigilanza Intermediari Finanziari; 
  • diritti di brevetto, licenze, know-how o altre forme di proprietà intellettuale.

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