Settore: Agricoltura, pubblico, servizi/No Profit, Agroindustria/Agroalimentare.

Scadenza: 15.01.2019

Beneficiari: PMI, Micro Impresa, associazioni/onlus/consorzi, ente pubblico.

Dotazione finanziaria: € 3.500.000.

La Regione Basilicata ha pubblicato e approvato il bando per selezionare proposte progettuali aventi come oggetto l’applicazione e/o l’adozione di risultati di ricerche effettuate in diverse realtà. Tali progetti, devono prevedere lo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi, metodi e tecnologie, nonché la disseminazione dei risultati ottenuti nei contesti produttivi ed in aree ambientali regionali.

SOGGETTI BENEFICIARI

Sono beneficiari del bando, partenariati (ATS, ATI, Reti di imprese, Consorzi, Distretti Agroalimentari) già costituiti che intraprendono nuove attività, o di nuova costituzione, composti da:

– Imprese agricole, in forma singola o associata;

– Imprese forestali, singole o associate;

– Imprenditori del settore agroalimentare;

– Cooperative e consorzi;

– Organismi di ricerca: Università, centri e istituti di ricerca, pubblici o privati, rappresentati da istituti, dipartimenti, centri e laboratori nel settore della ricerca agricola e agroindustriale.

TIPOLOGIA DI SPESE AMMISSIBILI

Le spese ammissibili, coerenti con gli obiettivi e le finalità della misura, riguardano i costi sostenuti per lo svolgimento del progetto, in termini di investimenti materiali e/o immateriali:

– Consulenze e studi per la progettazione, che sono ammessi fino ad un massimo del 5% dell’importo progettuale;

– Animazione, monitoraggio e valutazione, che sono ammessi fino ad un massimo del 5% dell’dell’mporto progettuale;

– Costi di esercizio della cooperazione: costi legali e amministrativi di costituzione, ammessi fino ad un massimo del 3% dell’importo progettuale. Valutati forfettariamente;

– Personale dedicato, ammesso fino ad un massimo del 30% dell’importo progettuale;

– Spese generali quali, ad esempio, spese di missione e trasferte e materiale di consumo ed altri costi indiretti (affitto locali ed arredi, utenze…), sino al 15% della spesa ammessa per il personale;

– Costi diretti di realizzazione progetto, i quali dovranno assommare almeno il 53% dell’ importo progettuale:

a) costi per la realizzazione e la verifica di prototipi;

b) adeguamento di beni immobili produttivi di natura prototipale;

c) acquisto di nuovi macchinari e attrezzature;

d) acquisizione o sviluppo di programmi informatici e acquisizione di brevetti;

e) licenze, solo se strettamente necessari allo svolgimento del progetto valutati sulla scorta di tre offerte

f) costi per la disseminazione dei risultati del progetto, incluse le attività dimostrative, i quali sono ammessi dal minimo (obbligatorio) del 5% fino ad un massimo del 10% dell’importo progettuale;

g) costi per consulenze specialistiche, i quali sono ammessi fino ad un massimo del 5% dell’importo progettuale.

ENTITÀ DELL’AGEVOLAZIONE

La dotazione finanziaria pubblica è pari ad € 3.500.000. Il contributo sarà concesso a fondo perduto fino al 100%