Settore: Pubblico, Turismo
Scadenza: 04/03/2019
Beneficiari: Associazioni/Onlus/Consorzi, Enti Pubblici, PMI, Micro Impresa
Dotazione finanziaria: 408.000,00 €
Importi finanziati:
L’operazione 7.6.4 è finalizzata a sostenere e incentivare il recupero e la conservazione degli elementi tipici del paesaggio e del patrimonio architettonico rurale, con finalità di fruizione pubblica permanente (anche se in modo regolamentato, come ad es. ingressi ad orario o eventualmente con tecnologie innovative e sistemi ICT), anche da parte delle utenze deboli (concetto di “Turismo accessibile”). Fatta salva la titolarità ad intervenire in capo ai beneficiari, si può intervenire su:
A. Nuclei storici, spazi a fruizione pubblica e relativi manufatti;
B. Edifici e manufatti rurali e loro pertinenze;
C. Aree e manufatti di valore paesaggistico-ambientale e siti interessati da interventi di mitigazione e/o ripristino del paesaggio
Angrogna ,Bardonecchia ,Bibiana ,Bobbio Pellice, Bricherasio, Bruzolo , Bussoleno, Cesana Torinese, Chianocco, Chiomonte, Claviere, Coazze, Exilles, Fenestrelle, Frossasco, Giaglione, Giaveno (parte), Gravere, Inverso Pinasca, Luserna, Lusernetta, Massello, Mattie, Meana di Susa, Mompantero, Moncenisio, Novalesa, Oulx, Perosa Argentina, Perrero, Pinasca, Pomaretto, Porte, Pragelato, Prali, Pramollo, Prarostino, Rorà, Roure, Sant’Antonino di Susa, San Germano Chisone, San Giorio di Susa, San Pietro Val Lemina, San Secondo di Pinerolo, Salbertrand, Salza di Pinerolo, Sauze di Cesana, Sauze d’Oulx, Sestriere, Torre Pellice, Usseaux, Valgioie, Villar Focchiardo, Venaus, Villar Pellice, Villar Perosa.
L’agevolazione prevista è un contributo in conto capitale pari all’80% dei costi ammissibili per i beneficiari pubblici e il 60% per gli enti privati. Il sostegno viene erogato in base ai costi realmente sostenuti e rendicontati con le domande di pagamento.
Il presente bando è riservato ad Enti pubblici proprietari dei beni o aventi titolo ad intervenire, Enti ed istituzioni di carattere privato (associazioni, fondazioni, enti ecclesiastici etc.) proprietari dei beni o aventi titolo ad intervenire.
Gli enti sopra elencati possono presentare domanda solo nel caso in cui svolgano attività non economica.
Nel caso di enti privati il GAL si riserva di analizzare la tipologia di associazione, fondazione, ente ecclesiastico per verificarne la struttura e conseguente eleggibilità quale beneficiario (sostenibilità economica, presenza di bilancio in attività non economica, finalità statutarie).
Sono ammesse al finanziamento le seguenti spese:
1. opere edili e impiantistica finalizzate al recupero, restauro e riqualificazione di edifici, manufatti e loro pertinenze;
2. recupero, conservazione, restauro e riqualificazione di nuclei storici, spazi a fruizione pubblica, manufatti rurali pubblici e privati esistenti e loro pertinenze, (a titolo di esempio: forni, fontane, essiccatoi, pozzi, muretti a secco, pavimentazioni stradali, piazze, ecc.);
3. tecniche di intervento per il ripristino recupero e riqualificazione del paesaggio afferenti all’ingegneria naturalistica;
4. acquisto/acquisizione di: arredi e attrezzature (incluso hardware) nuovi, compresi i relativi costi di installazione; cartellonistica descrittiva del bene recuperato; sviluppo di programmi informatici.
5. spese generali, come onorari di progettisti e consulenti, studi di fattibilità, connessi al progetto presentato: sono ammissibili fino a un massimo del 12% del valore degli investimenti materiali ammessi ad esclusione delle spese per l’acquisto di attrezzature e macchinari;
6. spese relative alle azioni informative derivanti dagli obblighi di pubblicità (pagina internet, poster o targa);
7. l’IVA se non recuperabile a norma della legislazione nazionale.