Settore: Agricoltura, Agroindustria/Agroalimentare

Scadenza: 15/02/2019

Beneficiari: PMI, Micro Impresa

Dotazione finanziaria: Contributo a fondo perduto

Importi finanziati:

Il bando prevede sostegno per investimenti materiali e/o immateriali in impianti di trattamento e in infrastrutture vinicole nonché in strutture e strumenti di commercializzazione del vino diretti a migliorare il rendimento globale dell’impresa, soprattutto in termini di adeguamento alla domanda del mercato e ad aumentarne la competitività e riguardano la produzione e/o la commercializzazione dei prodotti.

Nel caso di microimprese, piccole e medie imprese il contributo di aiuto concedibile è pari al 40% del costo totale dell’investimento ammesso a finanziamento e della spesa ammissibile effettivamente sostenuta.

Il contributo è ridotto al 20% del costo totale dell’investimento e della spesa ammissibile effettivamente sostenuta qualora l’investimento sia realizzato da una impresa classificata come intermedia, ovvero che occupi meno di 750 dipendenti o il cui fatturato annuo non superi i 200 milioni di Euro.

Per le imprese classificate come grande impresa, ovvero che occupi più di 750 dipendenti o il cui fatturato sia superiore ai 200 milioni di Euro, il contributo erogabile è pari al 19% e della spesa ammissibile e sostenuta.

Possono accedere all’aiuto i seguenti soggetti che:

– siano titolari di partita IVA;

– risultino iscritti al Registro delle Imprese della Camera di Commercio;

– abbiano costituito nel SIAN un Fascicolo aziendale attivo ed aggiornato;

– che svolgano almeno una delle seguenti attività:

a) la produzione di mosto di uve ottenuto dalla trasformazione di uve fresche da esse stesse ottenute, acquistate, o conferite dai soci, anche ai fini della sua commercializzazione;

b) la produzione di vino ottenuto dalla trasformazione di uve fresche o da mosto di uve da esse stesse ottenuti, acquistati o conferiti dai soci, anche ai fini della sua commercializzazione;

c) l’elaborazione, l’affinamento e/o il confezionamento del vino conferito dai soci, e/o acquistato anche ai fini della sua commercializzazione. Sono escluse dal contributo le imprese che effettuano la sola attività di commercializzazione dei prodotti oggetto del sostegno;

d) la produzione di vino attraverso la lavorazione delle proprie uve da parte di terzi vinificatori qualora la domanda sia rivolta a realizzare ex novo un impianto di trattamento o una infrastruttura vinicola, anche ai fini della commercializzazione.

Gli investimenti ammissibili all’aiuto sono quelli di seguito riportati:

A. la costruzione, ammodernamento, miglioramento e riconversione di beni immobili dell’azienda per la razionalizzazione e ottimizzazione dei processi produttivi mediante realizzazione, ristrutturazione, ampliamento e adeguamento delle strutture di trasformazione, confezionamento, commercializzazione, conservazione e stoccaggio dei prodotti vitivinicoli, anche al fine del miglioramento ambientale, ivi incluse le strutture destinate al commercio al dettaglio, per sale di degustazione e per uffici;

B. acquisto macchinari e attrezzature nuove impiegate nella trasformazione, confezionamento, commercializzazione, conservazione e stoccaggio dei prodotti vitivinicoli. Tra questi: impianti tecnologici, recipienti, contenitori, barriques, hardware, interventi per il potenziamento e la razionalizzazione delle fasi della logistica. Sono ammissibili anche mezzi di trasporto specialistici permanentemente attrezzati per l’esclusivo trasporto di prodotti vitivinicoli connessi all’attività di impresa e agli obiettivi del presente bando, come anche spese per arredi per locali destinati al commercio al dettaglio, per sale di degustazione e per uffici, spese per l’introduzione di sistemi volontari per la certificazione di processo e di prodotto.

C. investimenti immateriali: acquisizione o sviluppo di programmi informatici e acquisizione di brevetti, licenze, diritti d’autore, marchi commerciali.

Le Spese generali sono ammissibili solo se direttamente riconducibili e collegate agli investimenti. Sono ammissibili, nell’ambito delle spese generali, gli onorari di consulenti, tecnici, agronomi, architetti e ingegneri, studi di fattibilità, consulenze.

Le spese generali sono ammissibili entro i seguenti limiti:

– fino ad un massimo del 10% dell’investimento ammissibile per investimenti in lavori ed opere edili di cui al punto A;

  -fino ad un massimo del 5% dell’investimento ammissibile per gli altri investimenti di cui al punto B.